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RAROPIU’ N. 90 – FRANCO BATTIATO

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RAROPIU’ N. 90 – FRANCO BATTIATO: MENSILE DI CULTURA MUSICALE, COLLEZIONISMO E CINEMA

Maggio 2021: dal dolore alla gioia

Aver perso uno dei pilastri della nostra canzone d’autore, oserei dire un vero innovatore, che ha tracciato strade diverse e tutte di qualità nel panorama musicale italiano, beat, canzone di protesta, sperimentazione, prog, classica, lirica, pop, oltre al cinema, seppur quest’ultimo aspetto in modo più marginale ma comunque efficace, sicuramente ci ha reso oggi più poveri. Per quanto fossimo preparati sapendo della malattia di Franco Battiato, in realtà non eravamo pronti a quel che poi è accaduto. Ho conosciuto il Maestro un giorno di novembre del ’96, quando lo intervistai per la prima volta in occasione della pubblicazione del suo album “L’imboscata”, intervista che riproponiamo in questo numero in omaggio alle tante emozioni che ci ha regalato dedicandogli doverosamente anche la copertina e il servizio principale. Un articolo un po’ particolare e che tocca decisamente il mondo del disco da collezione. Certo, sarebbe stato più facile continuare la sua discografia già tracciata in due numeri precedenti, dove avevamo parlato dei suoi primi passi discografici e del prosieguo con la sperimentazione, da “Fetus” in poi, riservandoci la parte più pop per un articolo che comunque pubblicheremo in futuro, anni in cui conquistò vasta popolarità soprattutto con l‘album “La voce del padrone” , il primo a toccare il milione di copie vendute. Fortunatamente poi è arrivata una gioia, l’Italia ha trionfato all’”Eurovision Song Contest” con i Måneskin, che dopo aver vinto il “Festival di Sanremo” scorso con “Zitti e buoni” si sono aggiudicati un’altra vittoria importante, quella al Ahoy Arena di Rotterdam, proprio come fece Gigliola Cinquetti nel lontano 1964 a Copenaghen con “Non ho l’età (per amarti)” quando la manifestazione si chiamava “Gran Premio Eurovisivo della Canzone”. Ventinove anni dopo, la seconda vittoria dei nostri colori con Toto Cutugno autore e interprete di “Insieme: 1992”, ma in questo caso prendendo il posto dei Pooh che rinunciarono pur avendo vinto Sanremo con “Uomini soli”. In verità questa vittoria mi ha un pò sorpreso, poiché noi italiani siamo da sempre classificati, forse a ragione, più che altro degli inguaribili melodici e oggi invece a sorpresa diventati per ‘Europa “pirati” del rock. Nelle edizioni precedenti davo per scontata una vittoria, tanto per fare qualche nome, al trio de Il Volo nel 2015 con “Grande amore” o la coppia Ermal Meta-Fabrizio Moro nel 2018 con “Non mi avete fatto niente” che pur affrontava un tema molto sentito in Europa, quello del terrorismo da affrontare e sconfiggere. Persino Domenico Modugno nel 1958 con “Nel blu dipinto di blu” non ottenne la vittoria ma solo un 3° posto. Per cui, la band romana dei Måneskin ha vinto anche per loro che decisamente meritavano molto di più. Passiamo ora al contenuto di questo numero. Oltre a Franco Battiato, di cui abbiamo già parlato, troviamo la seconda parte dedicata a Milva e nello specifico la sua discografia degli album degli anni ’66 -’79. A questo proposito voglio ringraziare i tanti lettori che ci hanno scritto complimentandosi con noi per il servizio precedente e per la copertina a lei dedicata. Torna il beat e con esso I Kings, gruppo veronese i cui dischi sono oggi molto ricercati e di alta quotazione collezionistica. Nel centenario della nascita facciamo poi un doveroso omaggio al Nino Manfredi cantante; per l’attore ciociaro un grande successo su tutti, “Tanto pé cantà”. Prosegue la “piccola storia del “Festival di Sanremo” con gli anni Ottanta. Il musicarello questa volta è “Playboy (Sono bugiarda)” conosciuto anche con il titolo “Non ti scordar di me” interpretato da Sergio Leonardi e con la partecipazione speciale di Caterina Caselli, mentre “la canzone del cuore” è “Bésame mucho” evergreen internazionale di cui si contano migliaia di versioni. A completare il numero, oltre all’atteso fascicolo “Hit Story Music” parliamo anche di Johnny Dorelli, l’arte di Martin Sharp, Del Shannon vs Mario Zelinotti e La Scena Dischi. Ce n’è per tutti. Buona lettura!

 

 

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