Descrizione
Acquamadre è il titolo del terzo lavoro di Gerardo Felisatti, pianista rodigino che lavora principalmente nell’opera lirica e che parte con un bagaglio costituito da una solida formazione di carattere classico.
L’acqua diventa in questo disco la fonte primaria di ispirazione e il risultato è di assoluto interesse. Gerardo propone un viaggio sul tema degli infiniti valori che l’acqua racchiude per ognuno di noi in ogni istante della nostra esistenza. “Non trovo necessario dilungarmi ad elencarli, ma in questo album davvero l’acqua diventa il fluido che lega tutte le composizioni”. “Per avere il maggiore contatto possibile e il silenzio necessario ho affittato per una settimana un appartamento sul lago di Garda, ho portato il materiale e lì ho scritto musica giorno e notte in modo davvero intenso e urgente” ci racconta . Ne sono uscite dieci storie di vita vissuta dall’autore che sceglie di raccontarsi a noi e lo fa con la semplicità e la purezza di un dialogo sincero e diretto. C’è un misto di lirismo, di cantabilità e di costante intensità: “Dentro ai dischi c’è tutto il mio mondo: dagli amori agli amici, dalle grandi passioni e gioie, ai momenti più intimi e delicati”. In questo il tutto è legato ovviamente dal grande ruolo che l’acqua esercita, appunto come madre di ogni realtà vivente. Dentro ad Acquamadre ci sono 4 tracce per pianoforte e violoncello (in cui suona Luigi Puxeddu, violoncellista che non ha certo bisogno di presentazioni), mentre le rimanenti 6 sono per pianoforte solo. “In più c’è una piccola sorpresa, un piccolo regalo nascosto nel disco che si scopre solo ascoltandolo… non voglio dire di più” spiega sempre l’autore.
In questo disco Gerardo si stacca un po’ dai due lavori precedenti (Rosso vivo con fuoco e Con le mie mani, ndr) che hanno già lasciato segni importanti del loro valore presso addetti ai lavori e pubblico più raffinato (alcuni suoi brani sono stati scelti per diversi mesi da Repubblica.it e dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo in tournée).
Acquamadre è un album maturo, tecnicamente solido e ci offre profondità artistiche davvero notevoli, riesce a regalarci temi malinconici, pregnanti, altre volte sognanti e dolci, trova la vena ironica e quella leggera, in un viaggio in cui vale senza dubbio la pena di farci accompagnare. Un oceano, o meglio oceani, di emozioni da attraversare come solitari navigatori o come capitani di navi che esplorano i mari della vita.
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